id: 3771
Autore: (DUMAS ALEXANDRE)
Prezzo: 80.00
Editore: Published By A. and W. Galignani and Co.,
Anno di pubblicazione: 1838
Luogo di pubblicazione: Paris,
Descrizione: 17×10,5 cm; VIII, 206, (2) pp. Bella legatura ceova in mezza pelle scura con titolo e bei fregi in oro impressi al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Ottimo stato di conservazione. Seconda edizione della versione inglese di questo celebre scritto di Dumas. Second edition, good copy in contemporary fine binding. L’opera venne pubblicata per la prima volta in inglese nel 1837 per poi essere edita in francese solo a partire dell’anno seguente. Pasquale Bruno fu un brigante vissuto tra Bauso e Calvaruso tra la fine del Settecento e lagosto del 1803, data della sua impiccagione nella Marina di Palermo. Fu proprio questo racconto di Dumas a renderlo famoso oltre i confini siciliani. Alessandro Dumas nel 1837, scrisse appunto il “Pascal Bruno”, quasi la prova generale de “I tre moschettieri” pubblicato sei anni dopo. In Italia il romanzo “storico” di Dumas fu tradotto e pubblicato nel 1841 per i tipi dello “Stabilimento Poligrafico Empedocle di Palermo ma dopo un successo iniziale venne presto dimenticato schiacciato dai grandi successi dei seguenti romanzi di Dumas. Questa seconda edizione, assai più rara della prima (stampata per la prima volta in forma di volume nel 1837 in lingua inglese sulla traduzione da un romanzo d’appendice francese uscito nello stesso anno, in forma di volume in francia uscì solo nel 1838) curiosamente non porta il nome di Dumas ma solo quello del suo celebre editore Theodore Hook. Lo scrittore francese conobbe le vicende di Bruno dall’amico Vincenzo Bellini, il musicista catanese e così racconta: “Ascoltate, mi disse Vincenzo “Bellini, non dimenticate di fare una cosa, quando andrete da Palermo a Messina per mare o per terra. Fermatevi al piccolo paese di Bauso, vicino alla punta di Capo “Bianco. Di fronte ad un albergo troverete una strada in salita che termina a destra con un piccolo castello a forma di cittadella. Alle mura di quel castello si trovano appese due gabbie: una è vuota, nellaltra biancheggia da venti anni la testa di un morto. Domandate al primo viandante che incontrerete la storia delluomo a cui appartenne quella testa e avrete uno di quei racconti completi che dipingono tutta una società, dalla montagna alla città, dal contadino al gran signore”. Dumas ne rimase così coinvolto che volle venire a Bauso per conoscere i luoghi che avevano visto il bandito, protagonista di una vita alquanto avventurosa. Lo scrittore, giunto a Bauso, si diresse verso il Castello, nelle cui mura vi erano le gabbie di ferro: una era vuota, l’altra, invece, custodiva il teschio di una persona uccisa venti anni prima: era il teschio di Pasquale Bruno. Dumas raccolse tutte le informazioni sulla triste storia e, di ritorno a Parigi, scrisse due romanzi, “Pascal Bruno” appunto e “Pauline. Pascal Bruno. La salle d’armes”. La vicenda inizia molti anni prima e vede primo protagonista e causa di tutte le tragedie il padre di Pasquale, Antonio, detto “Zuzza”. Questi per vendicare l’onore della propria moglie aveva tentato di uccidere il Conte di Castelnuovo che aveva rapito e violentato la donna, Antonio fu condannato a morte e la sua testa fu messa in una gabbia sulle mura del Castello, a monito per tutti gli altri bausoti. La moglie e il figlio, ancora ragazzo, preferirono lasciare Bauso e si rifugiarono sulle montagne di Barcellona Pozzo di Gotto. Alla morte della madre Pasquale torno a Bauso e, secondo la leggenda, durante una gara di tiro a bersaglio colpì la testa del padre, facendola rotolare giù dalla gabbia e mettendo fine a quel triste spettacolo. Iniziarono così le sue disavventure leggendarie e il suo mito varcò i confini del suo paese. Questa seconda edizione è considerata molto rara. Second edition, rare. Good copy.
Soggetto: ROMANZI D’APPENDICE DUMAS BRIGANTI SICILIA