Osservazioni sul Dictionnaire Abrege des Sciences Medicales de’ Signori Professori Lorenzo Martini e Giorgio Ricci.

Osservazioni sul Dictionnaire Abrege des Sciences Medicales de’ Signori Professori Lorenzo Martini e Giorgio Ricci.

id: 5209
Autore: Martini Lorenzo e Ricci Giorgio
Prezzo: 28.00
Editore: s. stampatore, s. data ma 1830 circa
Anno di pubblicazione: 1830
Luogo di pubblicazione: S. luogo,
Descrizione: In 8° (21,5×13,2 cm); 66, (2) pp. Senza brossura ma non slegato. Esemplare in buone condizioni di conservazione. Piccolo dizionario che riprende voci del “Dictionnaire abrege sur des sciences medicales” analizzandole alla luce della storia della medicina e degli ultimi studi. L’opera contiene voci come: Hippocrates, Boerrhaavisme, Ascite, Cerveau, Diathese, Monomanie ecc. La maggior parte delle voci sono opera del celebre medico, fisiologo e pedagogo originario di Cambiano in provincia di Torino, Lorenzo Martini (Cambiano, 19 settembre 1785 – Torino, 3 aprile 1844). Nato in un piccolo centro della provincia torinese, Lorenzo Martini compì studi classici a Chieri e poi, ospitato al Real Collegio delle Province di Torino, si rivolse allo studio delle scienze naturalistiche. Con la laurea in medicina nel 1815, cui seguirà anche quella in filosofia, ottenne l’insegnamento al predetto Istituto, prima di conseguire una brillante carriera nell’ateneo torinese. Qui, infatti, ottenne prima la docenza in fisiologia (1820) e poi quella di medicina legale, cattedra quest’ultima, istituita nel 1832, di cui fu il primo insegnante in assoluto. Dell’Università di Torino fu anche rettore, negli anni in cui ebbe numerosi riconoscimenti, tra cui l’onorificenza di cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Ma non mancarono episodi tragici, allorché, pochi anni dopo le nozze, perse la moglie (figlia del chimico Giovanni Antonio Giobert), dalla quale ancora non aveva avuti figli, né li avrebbe avuti in seguito, visto che non si risposò, per dedicarsi completamente all’insegnamento e alla stesura di saggi e manuali nelle discipline mediche. In questo filone, il più ricco, vanno almeno segnalati gli Elementa physiologiae (1821) e il corso in dodici volumi sulle Lezioni di fisiologia (1835-36), così come i tre volumi dell’Introduzione alla medicina legale (1825), accanto agli Elementa medicinae forensis, politiae medicae et hygienes (1832), cui avrebbe fatto seguito il Manuale di medicina legale (1839). Il variegato percorso saggistico di Lorenzo Martini non si limitò (e non si esaurì) a studi a carattere medico-fisiologico e medico-legale. Anzi, forte del curriculum studiorum seguito fin da giovanissimo, cercò di approfondire i pensatori classici, come nel caso del compendio dedicato a Platone del 1844, di cui peraltro riuscì a terminare il manoscritto poco prima di morire, arrivando persino a stilare, nel 1840, sia pure non in forma sistematica, una Storia della filosofia. Risultati migliori li ebbe, tuttavia, nel campo educativo-pedagogico. Questo indirizzo è testimoniato, oltre che dal saggio sulla Riforma della prima educazione del 1834, dai dodici volumi dell’Emilio pubblicati tra il 1821 e il 1823. Qui, facendo leva della sua vasta cultura, tratta emblematicamente di argomenti in cui si fondono, senza soluzione di continuità, il “viver sano” e il “maritaggio”, il “governo della famiglia” e la felicità, le “tendenze morali” e la “moderazione nella prosperità”, passando per i modi attraverso i quali “sopportare le avversità”.
Soggetto: STORIA DELLA MEDICINA CAMBIANO TORINO DIZIONARIO