id: 5682
Autore: Galland Antoine traduttore,
Prezzo: 500.00
Editore: Chez C. F. J. Lehoucq,
Anno di pubblicazione: 1781
Luogo di pubblicazione: A Lille,
Descrizione: In 8° (16×9,6 cm); 8 tomi: XII, 310 pp., 288 pp., 295, (1) pp., 283, (1) pp., 300 pp., 309, (1) pp., 307, (1) pp.291, (1) pp. Belle ligature coeve in piena pelle maculata con titolo, numero del volume e ricchissimi fregi in oro al dorso. Qualche lieve difetto e strofinatura. Tagli rossi. Filetto in oro ai tagli del volume. Fascetta segnalibro in raso verde. Piatti interni foderati con bellissima carta marmorizzata. Edizione particolarmente apprezzata per le numerose correzioni rispetto alle precedenti di quella che fu la prima traduzione in lingua occidentale delle “Mille e una Notte” elaborata dal celebre archeologo ed orientalista, Antoine Galland (Rollot, 4 aprile 1646 – Parigi, 17 febbraio 1715). “È ricordato principalmente per aver tradotto (con aggiunte e adattamenti personali) agli inizi del Settecento nella sua lingua madre la celeberrima raccolta di novelle orientali Le mille e una notte per farne dono alla marchesa d’O (dama di palazzo della duchessa di Borgogna), contribuendo così alla sua divulgazione in Francia e più in generale nel mondo occidentale.
“Nel 1701, giunge in possesso di una raccolta di racconti del Libano per la maggior parte di origine persiana, tradotti in arabo alla fine del VII secolo, e ne intraprende la traduzione. A questo nucleo di racconti ne aggiungerà altri provenienti da fonti diverse, come Sinbad il marinaio, e ne redigerà altri come Alì Babà e i quaranta ladroni.cI racconti delle Mille e una notte provengono dunque essenzialmente da tre fonti principali:, una di origine indo-persiana a colorazione ellenistica, situabile tra il III secolo e il VII secolo, un’altra di origine araba, datante il periodo del califfato di Bagdad ed infine una fonte popolare egiziana più recente, risalente al XII secolo. Queste fonti avevano continuato a modificarsi e trasformarsi, in particolare nel periodo fatimide, per continue aggiunte o soppressioni, fino al XIV secolo, ma non erano mai entrate a far parte ufficialmente della letteratura araba. Diverse aggiunte di Galland possono essere state suggerite da Hanna Diab, un cristiano maronita originario di Aleppo che il viaggiatore Paul Lucas presentò a Galland, il 25 marzo 1709. Hanna Diab raccontò all’erudito francese quattordici storie, probabilmente confluite poi ne Les Mille et Une Nuits. Per far prendere corpo e spirito al personaggio di Sharazad, Galland s’ispirò a Madame d’Aulnoy ed alla marchesa d’O, dama di palazzo della duchessa di Borgogna. . Les Mille et Une Nuits tradotte da Galland sono state edite innumerevoli volte, e sono state a lungo la base per le traduzioni nelle altre lingue europee, come l’inglese, il tedesco o l’italiano. Tutte le sue collezioni, i suoi manoscritti ed i suoi beni furono lasciati all’Académie française, alla Bibliothèque nationale de France e al re di Francia. Durante il XVIII secolo, l’opera di acquisizione intrapresa da Galland proseguì, grazie ai consoli francesi ed alle relazioni privilegiate che essi potevano intessere con il clero orientale. Nel 1730 il console Peleran riuscì a procurarsi dei preziosi manoscritti in Mesopotamia, per intercessione del vescovo di Aleppo, Germanos Farhat, e di quello della città curda di Mardin. Nel 1785, re Luigi XVI creò un comitato incaricato di favorire lo studio delle lingue orientali e la cura delle collezioni antiquarie e dei manoscritti. Nel 1704 vi fu la prima edizione dell’opera, cui arrise subito un enorme successo, al quale contribuì la sua fama di studioso e i suoi rapporti con esponenti della cultura di tutta Europa.”. Opera rara a trovarsi completa ed in buone-ottime condizioni di conservazione. A good copy. Complete.
Soggetto: MILLE E UNA NOTTE FAVOLE GALANTES PERSIA ARABO