Il P. Carlo Odescalchi già Cardinale di S. R. Chiesa e Vicario di Roma Morto Religioso della Compagni di Gesù, (1785 – 1841). Compendio della vita e cenni sulle virtù.

Il P. Carlo Odescalchi già Cardinale di S. R. Chiesa e Vicario di Roma Morto Religioso della Compagni di Gesù, (1785 – 1841). Compendio della vita e cenni sulle virtù.

id: 5525
Autore: Anonimo
Prezzo: 30.00
Editore: Ex Offic. Typogr. A. Macioce & Pisani,
Anno di pubblicazione: 1886
Luogo di pubblicazione: Insulae Liris,
Descrizione: 24,5×17 cm; 62, (2) pp. e una c. di tav. con bel ritratto di Carlo Odescalchi inciso su carta di ottima qualità. Brossura editoriale con piccola mancanza di carta all’angolo superiore esterno del piatto anteriore. Una piccola macchiolina all’angolo alto della prima carta bianca e per il resto esemplare in buone-ottime condiziioni di conservazione. Prima edizione di questa monografia dedicata alla figura del noto cardinale e arcivescovo romano di nascita Padre Carlo Odescalchi (Roma, 5 marzo 1785 – Modena, 17 agosto 1841). Di nobile famiglia romana di origine comasca, figlio di Baldassarre Odescalchi, che fu duca di Sirmio e principe del Sacro Romano Impero e Valeria Caterina Giustiniani , studiò in patria e in Ungheria, dove trovò rifugio con la famiglia all’epoca dell’occupazione francese di Roma. Nel 1809 conseguì il dottorato in utroque iure. Fu ordinato presbitero il 31 dicembre 1808 e fin dal 1814 cercò di entrare nella Compagnia di Gesù, ma dovette inizialmente rinunciare per l’opposizione della sua famiglia. Il 7 giugno 1818 fu accettato nei gesuiti con la clausola in tempore opportuno che rimandava il suo ingresso nella Compagnia a tempi più favorevoli. Papa Pio VII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 10 marzo 1823 e contemporaneamente lo elesse arcivescovo di Ferrara. Nello stesso anno, il 16 maggio ricevette il titolo dei Santi XII Apostoli e il 25 maggio fu consacrato vescovo. Partecipò ai tre conclavi che elessero i papi Leone XII, Pio VIII e Gregorio XVI. Nel 1825 in qualità di legato aprì la porta santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. Dal 1832 divenne arciprete della basilica liberiana, l’anno successivo optò per l’ordine dei cardinali vescovi e ottenne la sede suburbicaria di Sabina. Nel 1834 fu nominato cardinale vicario per la città di Roma. Nell’ottobre del 1837 presentò a papa Gregorio XVI le dimissioni da tutti i suoi incarichi per entrare nella Compagnia di Gesù, ma ebbe un rifiuto. Tuttavia, l’anno successivo il Papa nominò una commissione di cardinali per studiare il caso delle dimissioni di Carlo Odescalchi e i cardinali diedero responso favorevole. Il 21 novembre presentò le dimissioni dal cardinalato e dalla sede suburbicaria di Sabina, che furono accettate il 30 novembre. Il 2 gennaio 1840 poté finalmente emettere la professione religiosa ed entrare nella Compagnia di Gesù, per cui svolse un’attività missionaria e di predicazione nel Nord Italia. Morì il 17 agosto 1841 all’età di 56 anni in odore di santità. È attualmente aperto il suo processo di beatificazione.
Soggetto: MODENA BIOGRAFIE ROMA SABINIA FERRARA