Il Canzoniere. Traduzione di Bernardino Zendrini preceduto dalla introduzione alla terza edizione e seguito dal saggio critico Heine e suoi interpreti. Quarta edizione. Volume primo – Volume secondo

Il Canzoniere. Traduzione di Bernardino Zendrini preceduto dalla introduzione alla terza edizione e seguito dal saggio critico Heine e suoi interpreti. Quarta edizione. Volume primo – Volume secondo

id: 5119
Autore: Heine Enrico,
Prezzo: 25.00
Editore: Ulrico Hoepli,
Anno di pubblicazione: 1884
Luogo di pubblicazione: Milano,
Descrizione: In 16° (18x12cm); (11), 358, pp. (13), 437, (1), pp. Legatura editoriale in tutta tela verde illustrata con motivi floreali e putti a colori con titoli in oro al piatto e al dorso. Alcune bruniture ad entrambi i volumi. Christian Johann Heinrich Heine (Düsseldorf, 13 dicembre 1797 – Parigi, 17 febbraio 1856) è stato il maggior poeta tedesco del periodo di transizione tra il romanticismo e il realismo. Nato da una ricca famiglia di banchieri e commercianti ebrei cercò di dedicarsi, fallendo, ad una normale carriera borghese che aveva intrapreso molto malvolentieri. Nel 1817 scrisse le sue prime liriche d’amore che gli vennero pubblicate su una rivista tedesca ed iniziò, nella città di Bonn, gli studi di diritto, filosofia e letteratura seguendo le lezioni di August Wilhelm von Schlegel. Nel 1821 si trasferì all’Università di Berlino e frequentò assiduamente Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Friedrich Schleiermacher e Adalbert von Chamisso, accogliendone il pensiero. Nel 1822 pubblicò le sue prime importanti liriche che si rivelarono subito di grande originalità per il loro stile di ballata popolare e per il rifiuto ironico di ogni illusione. In queste liriche si sente l’influsso degli scrittori da lui più amati: George Gordon Noel Byron e Joseph Fouqué. Nel 1823 pubblicò Intermezzo lirico (in tedesco Lyrisches Intermezzo), versi di rara bellezza dove si distingue una spiccata vena di malinconia. Nel 1825 Heine si convertì al protestantesimo e assunse il nome di Heinrich al posto dell’originario Harry. Nello stesso anno si laureò in giurisprudenza presso l’Università di Gottinga. Dopo la pubblicazione dei suoi due volumi dei racconti lirici Impressioni di viaggio (Reisebilder, 1826-1831), che sulla trama di un fittizio diario di viaggio tratta una vasta gamma di temi fantastici e morali rifacendosi agli esempi di Laurence Sterne e di Jean Paul, egli iniziò a diventare famoso. Nel 1826 fece un breve viaggio in Inghilterra che risvegliò i suoi interessi per i problemi politici attuali e, in seguito, riunì le liriche precedenti in un unico libro intitolato Libro dei canti (Buch der Lieder) che pubblicò nel 1827. Nel 1828 fece un viaggio in Italia (“Die Bäder von Lucca”, i Bagni di Lucca, e “Die Stadt Lucca”, la città Lucca, dove scriverà: “Die Pfaffen in Italien haben sich schon längst mit der öffentlichen Meinung abgefunden”; I preti italiani ormai si sono rassegnati all’opinione pubblica) e nelle Notti fiorentine (Florentinische Nächte), che pubblicherà nel 1836, si ritroveranno i ricordi di questo viaggio. Intanto la situazione della società tedesca si stava facendo sempre più critica ed Heine decise di trasferirsi come giornalista nella più libera Francia dove iniziò a frequentare, oltre gli emigrati tedeschi, come Lasalle, Richard Wagner, Alexander von Humboldt, anche molti intellettuali francesi fra i quali Honoré de Balzac, Victor Hugo, Alfred de Musset e George Sand. Nel 1835 pubblicò Storia della religione e della filosofia in Germania (Geschichte der Religion und Philosophie in Deutschland) nella quale si avverte l’influsso del suo contatto con i sansimonisti, influsso che si avverte anche nella Scuola romantica (Romantische Schule) del 1836. In quegli anni di permanenza francese, Heine collaborò, per corrispondenza, a diverse riviste tedesche e nel frattempo scrisse resoconti in francese della situazione tedesca. Nel 1835, data della pubblicazione della sua Storia della religione e della filosofia, venne vietata dalla censura la circolazione dei suoi libri in Germania. I quattro volumi del Salon (1834-1840) sono tutti pervasi di temi politici. In essi si trovano i frammenti di romanzo Dalle memorie del signor von Schnabelewopski (Aus den Memorien des Herrn von Schnabelewopski) e Il rabbi di Bacharach (Der Rabbi von Bacharach), sulla persecuzione degli ebrei nel Medioevo e anche nell’illuminismo qualcuno si è ispirato a lui. Nel 1840 lo scrittore, nel suo libro H.Heine su L. Börne, dà numerose e aggressive spiegazioni delle
Soggetto: LETTERATURA POESIA ROMANTICISMO REALISMO HEINE CAN