id: 4032
Autore: WEPFER, Johann Jacob
Prezzo: 430.00
Editore: GERARDUM POTVLIET,
Anno di pubblicazione: 1733
Luogo di pubblicazione: LUGDUNI BATAVORUM,
Descrizione: In 8° (16,7×10,7 cm); (16), 482, (14) pp. e 6 tav. f.t., di cui 5 più volte ripiegate, incise su rame. Elegante legatura degli inizi del XX° secolo in cartoncino a motivi floreali in blu scuro e bianco e titolo in oro su fascetta al dorso. All’interno esemplare in perfetto stato di conservazione e ancora in barbe. Frontespizio in rosso e nero. Edizione più completa fra quelle uscite e non comune, di questa importante opera di interesse botanico, medico e farmacologico. Opera illustrata da 6 tavole, 5 a carattere botanico e una con due tavole in una carta: veduta di Donaueschingen la città tedesca nella parte sud-occidentale dello stato del Baden-Württemberg dove i fiumi Breg e Brigach si uniscono per formare il Danubio e una cartina entro cornice animata della stessa parte della Germania. L’opera contiene anche la Dissertatio medica de thee Elvetico (da c. 2D4r) e la Dissertatio de cymbalaria (da c. 2F6r). Johann Jakob Wepfer (23 dicembre 1620 – 26 gennaio 1695) fu un celebre patologo e farmacologo svizzero nativo di Schaffhausen. Studiò medicina a Strasburgo, Basilea e Padova, e nel 1647 tornò nella sua città natale per praticare l’arte medica. Fu anche un medico della famiglia reale. Wepfer è ricordato per il suo lavoro sull’anatomia vascolare del cervello, e i suoi studi sulle malattie cerebrovascolari. Fu il primo medico ad ipotizzare che gli effetti di un ictus fossero il risultato di sanguinamenti del cervello. Arrivò anche ad ipotizzare che i sintomi dell’ictus potevono essere causati anche da un blocco di una delle arterie che normalmente forniscono sangue al cervello. Da studi post-mortem, ottenne importanti informazioni sulle arterie carotidee e vertebrali. Nel 1658 pubblicò un trattato che divenne presto un classico l'”Historiae apoplecticorum”. Wepfer diede importanti contributi anche nel campo della farmacologia sperimentale e tossicologia. Condusse importanti esperimenti sulla tossicità della cicuta, dell’Helleborus e l’Aconitum mettendo in guardia anche contro l’uso dell’arsenico, dell’antimonio e del mercurio in medicina. Nel campo della farmacologia / tossicologia pubblicò nel 1679 questo lavoro qui presentato sulla cicuta e su altri numerose sostanze e piante velenose utilizzate in medicina che divenne ben presto un testo basilare per la storia della farmacologia e della medicina moderna. Bibl.: Haller I, 602; Seguier pt. 1, 210; Pretzel N. 10186. Modern binding but very good copy.
Soggetto: BOTANICA BOTANIC FARMACOLOGIA PHARMACOLGY