Dissertazione storico-critica intorno alla esistenza del corpo di S. Lucia v. e m. siracusana nella città di Venezia recitata dal conte Della Torre Cesare Gaetani Pastore Arcade &c., In occasione di celebrarsi dagli Accademici Aretusei un Congresso in lode della stessa Santa nella Chiesa del di lei Ven.e Regio Monastero sotto il governo della Rev. Madre Angelica Salonia Abadessa.

Dissertazione storico-critica intorno alla esistenza del corpo di S. Lucia v. e m. siracusana nella città di Venezia recitata dal conte Della Torre Cesare Gaetani Pastore Arcade &c., In occasione di celebrarsi dagli Accademici Aretusei un Congresso in lode della stessa Santa nella Chiesa del di lei Ven.e Regio Monastero sotto il governo della Rev. Madre Angelica Salonia Abadessa.

id: 5575
Autore: Gaetani Cesare,
Prezzo: 120.00
Editore: Pietro Bentivenga Nella Stamp. De’ SS. Apostoli
Anno di pubblicazione: 1758
Luogo di pubblicazione: In Palermo,
Descrizione: In 4° (22,5×16 cm); (2), 115-147, (1) pp. Legatura in cartoncino molle. Fregio xilografico al frontespizio. Tagli dorati. Due insignificanti forellini di tarlo alle ultime tre carte che toccano qualche lettera e per il resto esemplare in ottime condizioni di conservazione. Testatine, finalini ed iniziai ornate. Prima edizione in forma di monografia a se stante di questo interessante scritto dedicato alla vita, miracoli e reliquie della celebre Santa siracusana Lucia, scritta dal nobile poeta, traduttore dal greco ed archelogo siracusano, Cesare Gaetani. L’opera fu pubblicata all’interno “Acta sincera sanctae Luciae virginis, et martyris Syracusanae” ma alcune copie vennero probabilmente stampate già estrapolate e rappresentano opere a se stanti e compiute. Un solo esemplare censito in ICCU nello stesso formato. Santa Lucia (Syracusæ, 283 – Syracusæ, 13 dicembre 304) fu una martire cristiana, morta durante le persecuzioni di Diocleziano a Siracusa; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Nell’introduzione al romanzo storico Lucia di René du Mesnil de Maricourt, Ampelio Crema ha scritto che: “la prima e fondamentale testimonianza sull’esistenza di Lucia ci è data da un’iscrizione greca scoperta nel giugno del 1894 dal professor Paolo Orsi nella catacomba di San Giovanni, la più importante di Siracusa: essa ci mostra che, già alla fine del quarto secolo o all’inizio del quinto, un siracusano – come si deduce dall’epigrafe alla moglie Euschia – nutriva una forte e tenerissima devozione per la “sua” santa Lucia, il cui anniversario era già commemorato da una festa liturgica. Tale iscrizione è stata trovata su una sepoltura del pavimento, incisa su una lapide quadrata di marmo, misurante cm 24×22 e avente uno spessore di cm 3, tagliata irregolarmente. Le due facce della pietra erano state ricoperte di calce: ciò indica che la tomba era stata violata”. E così suona l’epigrafe o iscrizione di Euschia: ” Euschia, irreprensibile, vissuta buona e pura per circa 25 anni, morì nella festa della mia santa Lucia, per la quale non vi è elogio come conviene. Cristiana, fedele, perfetta, riconoscente a suo marito di una viva gratitudine. ” Di santa Lucia sembra esistere a Siracusa il “loculo”, cioè la tomba primitiva, sulla quale sorse una chiesa, rifatta poi nel Seicento. Inoltre “esistono iscrizioni, che testimoniano una remota e fervida devozione per la Martire e un culto liturgico già stabilito dai primi secoli. Infine, esiste una di quelle “Passioni”, molto tarde, con le quali la devozione dei fedeli ha ricamato di fantasia, sopra un canovaccio certamente storico”. I racconti, che risalgono al periodo normanno e non hanno molta plausibilità storica, narrano di una giovane, orfana di padre, appartenente ad una ricca famiglia di Syracusæ, che era stata promessa in sposa ad un pagano. La madre di Lucia, Eutichia, da anni ammalata, aveva speso ingenti somme per curarsi, ma nulla le era giovato. Fu così che Lucia ed Eutichia, unendosi ad un pellegrinaggio di siracusani al sepolcro di Agata, pregarono sant’Agata affinché intercedesse per la guarigione della donna. Durante la preghiera Lucia si assopì e vide in sogno sant’Agata che le diceva: Lucia, perché chiedi a me ciò che puoi ottenere tu per tua madre? Nella visione sant’Agata le preannunciava anche il suo patronato sulla città. Ritornata a Syracusæ e constatata la guarigione di Eutichia, Lucia comunicò alla madre la sua ferma decisione di consacrarsi a Cristo. Il pretendente, insospettito e preoccupato nel vedere la desiderata sposa vendere tutto il suo patrimonio per distribuirlo ai poveri, verificato il rifiuto di Lucia, la denunciò come cristiana. Erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall’imperatore Diocleziano. Il processo che Lucia sostenne dinanzi all’arconte Pascasio attesta la fede ed anche la fierezza di questa giovane donna nel proclamarsi cristiana. Minacciata di essere esposta tra le prostitute, Lucia rispose: “Il corpo s
Soggetto: SIRACUSA PALERMO AGIORAFIE SANTA LUCIA VENEZIA