Delle opere del padre Daniello Bartoli Della Compagni di Gesù volume XXVIII primo delle Morali, Uomo di Lettere e Povertà Contenta. Unito a: Dell’uomo di lettere difeso ed emendato parti due parte prima e Parte Seconda. Unito a: La Povertà Contenta descritta e Dedicata a’ Ricchi non mai contenti.

Delle opere del padre Daniello Bartoli Della Compagni di Gesù volume XXVIII primo delle Morali, Uomo di Lettere e Povertà Contenta. Unito a: Dell’uomo di lettere difeso ed emendato parti due parte prima e Parte Seconda. Unito a: La Povertà Contenta descritta e Dedicata a’ Ricchi non mai contenti.

id: 5624
Autore: Bartoli Daniello,
Prezzo: 25.00
Editore: Della Tipografia di Giacinto Marietti,
Anno di pubblicazione: 1834
Luogo di pubblicazione: Torino,
Descrizione: In 8° (21,7×13 cm); (8), 72, 178, (2), 247, (1) pp. Bella legatura coeva in mezza pelle verde con titolo e ricchi fregi al dorso e piatti foderati con carta marmorizzata coeva, qualche piccolo difetto ma in buone condizioni di conservazione. All’interno esemplare in barbe ed in ottime condizioni di conservazione. I volumi usciti nella collana delle Opere di Bartoli, contiene due monografie complete in tre tomi. Dell’uomo di Lettere e La povertà descritta a ricchi non mai contenti. In particolare la prima opera è la quella che segnalò Bartoli al grande pubblico ed in essa si tratta degli usi e costumi degli uomini di lettere ma anche dei loro possibili difetti con tre capitoli dedicati al plagio e quattro alla poesia lasciva. Il gesuita Daniello Bartoli (Ferrara, 12 febbraio 1608 – Roma, 13 gennaio 1685) fu un celebre storico e scrittore italiano. Daniello Bartoli entrò nell’Ordine dei Gesuiti di Novellara, presso Guastalla, col desiderio di dedicarsi alle missioni nelle Indie, ma per alcuni anni dovette insegnare retorica, secondo la volontà dei suoi superiori e poi divenne predicatore. Vestì l’abito religioso il 10 dicembre 1623. Nel 1636 riceveva l’ordinazione sacerdotale, ed immediatamente veniva incaricato dell’insegnamento della retorica a Parma, assumendo nel contempo impegni di predicazioni in varie altre città italiane. Il 31 luglio 1643 emetteva i voti solenni a Pistoia e due anni dopo esordiva nel mondo letterario con la pubblicazione de L’uomo di lettere difeso ed emendato. Se già l’insegnamento e la predicazione avevano sempre più allontanato le probabilità di partenza per l’Oriente, la pubblicazione dell’Uomo di lettere gli distrusse definitivamente il passaporto, poiché il trattato metteva così chiaramente in evidenza i suoi talenti letterari che il generale della Compagnia di Gesù, padre Carafa, non ebbe più dubbi sulla destinazione da affidargli: nel 1649 lo chiamò alla Curia Generalizia con l’incarico di storico della Compagnia in lingua volgare. Attese dunque all’incarico di storiografo della Compagnia, non trascurando tuttavia altri interessi, come la passione per le discipline fisiche e matematiche. A partire da quel momento il Bartoli risiederà stabilmente a Roma, lavorando instancabilmente al suo colossale progetto di una storia complessiva dei gesuiti, l’Istoria della Compagnia di Gesù, che avrebbe coperto tutti i continenti e le singole nazioni dove questi avevano operato. Per far ciò darà inizio ad un mastodontico lavoro di documentazione consultando minuziosamente soprattutto l’enorme mole di resoconti di viaggio giunti da ogni parte del mondo allora conosciuto dai frati missionari. Fondandosi su queste notizie di seconda mano Bartoli amplierà il suo progetto iniziale arricchendolo di accurate descrizioni dei paesaggi e dei costumi delle varie popolazioni, e delle cronache dei fatti politici e missionari, abbandonandosi spesso anche a divagazioni di tipo morale, trasformando così l’opera in una delle più articolate e complesse della storiografia seicentesca. Il progetto complessivo dell’Istoria comprendeva quattro parti, una per ogni continente (Asia, Europa, Africa e America) a loro volta suddivise in varie nazioni. A tutto ciò venne premessa una imponente biografia del fondatore della compagnia col titolo Della vita e dell’istituto di Sant’Ignazio in cinque volumi che resta a tutt’oggi, sotto molti punti di vista, la migliore biografia del santo. Assillato dai numerosi impegni e frenato dall’imponenza del suo progetto l’Istoria rimarrà incompiuta. Usciranno soltanto l’Asia (suddivisa nelle le Indie Orientali, nel Giappone e nella Cina), e le prime due parti dell’Europa: l’Inghilterra e l’Italia. Stampato in Milano, appresso Lodovico Monza,alla Piazza dei Mercanti, abbiamo pure La ricreazione del Savio Discorso con la natura e con Dio, datato 1660. Bartoli scrisse anche Vite di Gesuiti, opere di scienze, di grammatica e molte Lettere. Pubblicò una sua operetta intitolata Il Torto e il Diritto del non
Soggetto: FILOSOFIA MORALE FERRARA NOVELLARA POVERTÀ