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Storia ed anatomia di un ectrodattilo umano adulto fatte dal prof. Luigi Calori ed illustrate con quattro tavole.
id: 5581 Autore: Calori Luigi, Prezzo: 32.00 Editore: Tipografia Gamberini e Parmeggiani, Anno di pubblicazione: 1893 Luogo di pubblicazione: Bologna, Descrizione: In 4° grande (29,8×22 cm); 27, (1) pp. e 6c. di tav. fuori testo. Brossura editoriale (manca il dorso ma l’esemplare risulta ben rilegato). Esemplare a fogli chiusi ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima rara edizione di questo studio del grande medico ed anatomista bolognese nato a San Pietro in Casale nel 1806, Luigi Calori dedicato all’analisi fisiologica ed anatomica di un caso di ectrodattilia in un cittadino bolognese. Allievo di Francesco Mondini, Calori si laureò in anatomia nel 1829 all’Università di Bologna. In quegli anni di studio ebbe modo di conoscere numerosi esponenti della cultura italiana tra cui Gioacchino Rossini. Divenne in seguito dissettore capo del Laboratorio di Anatomia umana della medesima università. Insegnò, dal 1835, Anatomia pittorica presso l’Accademia di belle arti di Bologna. Infine, nel 1844, gli fu assegnata la Cattedra di Anatomia umana dell’Università di Bologna che mantenne per 52 anni, fino al giorno della sua morte nel 1896. Fu inoltre: Direttore del museo anatomico bolognese dal 1850 al 1896; Preside della facoltà medica di Bologna negli anni 1869-72 e 1882-85; Magnifico Rettore dell’Università di Bologna nel 1876-77; socio onorario e poi più volte Presidente (1863-71, 1880-81, 1884-88) dell’Accademia delle Scienze; Presidente della Società Medica Chirurgica di Bologna nel 1856 e nel 1888. La produzione scientifica di Calori ha una mole enorme. La sua attenzione si è rivolta a numerosi settori dell’anatomia in particolare all’anatomia normale, alla patologica, alla teratologia, all’anatomia comparata, avvalendosi anche dell’aiuto di Cesare Bettini. Calori ha lasciato numerosissimi, preziosi, preparati e modelli che riempiono i musei universitari di anatomia normale, patologica e comparata. Una sua raccolta di teschi (più di duemila), datati dal Medioevo all’età contemporanea, è conservata nelle teche del corridoio d’ingresso degli Istituti di Anatomia, in via Irnerio 48. Le opere qui presentate sono studi di fisiologia e anatomia umana e animale comparata che raffrontano varie parti del corpo umano ed il loro corrispondente nell’anatomia veterinaria. Rara prima edizione. Read more…
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Dissertazione storico-critica intorno alla esistenza del corpo di S. Lucia v. e m. siracusana nella città di Venezia recitata dal conte Della Torre Cesare Gaetani Pastore Arcade &c., In occasione di celebrarsi dagli Accademici Aretusei un Congresso in lode della stessa Santa nella Chiesa del di lei Ven.e Regio Monastero sotto il governo della Rev. Madre Angelica Salonia Abadessa.
id: 5575 Autore: Gaetani Cesare, Prezzo: 120.00 Editore: Pietro Bentivenga Nella Stamp. De’ SS. Apostoli Anno di pubblicazione: 1758 Luogo di pubblicazione: In Palermo, Descrizione: In 4° (22,5×16 cm); (2), 115-147, (1) pp. Legatura in cartoncino molle. Fregio xilografico al frontespizio. Tagli dorati. Due insignificanti forellini di tarlo alle ultime tre carte che toccano qualche lettera e per il resto esemplare in ottime condizioni di conservazione. Testatine, finalini ed iniziai ornate. Prima edizione in forma di monografia a se stante di questo interessante scritto dedicato alla vita, miracoli e reliquie della celebre Santa siracusana Lucia, scritta dal nobile poeta, traduttore dal greco ed archelogo siracusano, Cesare Gaetani. L’opera fu pubblicata all’interno “Acta sincera sanctae Luciae virginis, et martyris Syracusanae” ma alcune copie vennero probabilmente stampate già estrapolate e rappresentano opere a se stanti e compiute. Un solo esemplare censito in ICCU nello stesso formato. Santa Lucia (Syracusæ, 283 – Syracusæ, 13 dicembre 304) fu una martire cristiana, morta durante le persecuzioni di Diocleziano a Siracusa; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Nell’introduzione al romanzo storico Lucia di René du Mesnil de Maricourt, Ampelio Crema ha scritto che: “la prima e fondamentale testimonianza sull’esistenza di Lucia ci è data da un’iscrizione greca scoperta nel giugno del 1894 dal professor Paolo Orsi nella catacomba di San Giovanni, la più importante di Siracusa: essa ci mostra che, già alla fine del quarto secolo o all’inizio del quinto, un siracusano – come si deduce dall’epigrafe alla moglie Euschia – nutriva una forte e tenerissima devozione per la “sua” santa Lucia, il cui anniversario era già commemorato da una festa liturgica. Tale iscrizione è stata trovata su una sepoltura del pavimento, incisa su una lapide quadrata di marmo, misurante cm 24×22 e avente uno spessore di cm 3, tagliata irregolarmente. Le due facce della pietra erano state ricoperte di calce: ciò indica che la tomba era stata violata”. E così suona l’epigrafe o iscrizione di Euschia: ” Euschia, irreprensibile, vissuta buona e pura per circa 25 anni, morì nella festa della mia santa Lucia, per la quale non vi è elogio come conviene. Cristiana, fedele, perfetta, riconoscente a suo marito di una viva gratitudine. ” Di santa Lucia sembra esistere a Siracusa il “loculo”, cioè la tomba primitiva, sulla quale sorse una chiesa, rifatta poi nel Seicento. Read more…
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Attinenze di Cristoforo Colombo con Piacenza
id: 5561 Autore: Nasalli-Rocca di Corneliano Giuseppe, Prezzo: 35.00 Editore: s. stampatore (ma Tononi), s. data ma 1891 Anno di pubblicazione: 1891 Luogo di pubblicazione: S. luogo (ma Piacenza), Descrizione: In 8° (17×11,5 cm); (2 b.), 8, (2 b.) pp. Senza brossura ma non slegato. Antica firma di appartenenza privata al frontespizio del noto ecclesiastico genovese studioso di Colombo che visse a lungo a Lisbona (dove resse la chiesa di Loreto), Prospero Luigi Peragallo nella quale l’autore dice che l’opera gli fu donata da Tononi (studioso e stampatore piacentino). Prima rarissima edizione in forma di monografia (lo scritto uscì per la prima volta nella strenna piacentina dello stesso anno), nessun esemplare censito in ICCU, di questo studio del noto studioso di storia piacentina, Giuseppe Nasalli-Rocca. L’opera raccoglie una dotta dissertazione sui legami di Cristoforo Colombo con la città di Piacenza. “Oltre a ricoprire il ruolo di assessore e consigliere comunale e provinciale, Nasalli si distinse per la sua attività di erudizione e di scavo storiografico locale a partiredalla partecipazione alla Società editrice degli statuti, dei diplomi, delle cronache riguardanti la storia delle province di Parma e Piacenza, incaricata dei Monumenta historica ad provincias Parmensem et Placentinam pertinentia, promossi nel 1855 per decreto di Maria Luisa di Borbone. Fu poi membro attivo della Deputazione di storia patria delle province parmensi dal 1862 fino al 1905, quando ne divenne membro emerito. Fu autore di numerosi saggi a carattere storico, politico e religioso: la sua opera principale è Per le vie di Piacenza. Ricordi di storia patria e pensieri (1909; ristampa Piacenza 1973, con Introduzione di G. Valentini), che ricostruisce sulla base di fonti bibliografiche e archivistiche la storia della città secondo un criterio topografico (ciascun capitolo infatti reca come titolo riferimenti specifici a vie e piazze), utilizzando gli spazi urbani come area da cui attingere informazioni e giudizi su eventi, personalità, atmosfere legate ai cambiamenti politici e sociali dal Medioevo all’annessione allo Stato unitario.”. Esemplare in buone condizioni di conservazione. Read more…
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Journal des connaissances utiles I°, II°, III° anno. tre annate in due volumi.1831 -1832 – 1833
id: 5553 Autore: A cura di Emile de Girardin e AA. VV. Prezzo: 130.00 Editore: S. editore (ma Selligue e poi Lachevardière), 1831-1833 Anno di pubblicazione: 1831 Luogo di pubblicazione: Paris, Descrizione: In 4° piccolo (24,9×16 cm); tre annate in due volumi: 408, (8) pp. e (2), 28, (5), 29-56, (5), 58-84, (6), 89-112, (5), 114-140, (5), 142-168, (5), 170-196, (5),198-224, (5), 226-252, (5), 254-280, (5), 282-308, (5), 310-335, (30), 352 pp. Bellissime legature coeve in mezza-pelle verde con titolo, anno del volume e fregi in oro al dorso. Prima rara edizione delle prime tre annate complete in ottimo stato di conservazione ed ancora in barbe. L’opera venne ideata dal celebre pubblicista, uomo politico e pubblicista francese, Emile de Girardin. Fu il fondatore anche, nel 1833, della celebre rivista “Musée des familles” nel 1833. L’autore fu tra i primi ad interessarsi alle idee socialiste tanto che i suoi articoli furono commentati anche da Karl Marx ed Engels. Anche in questa celebre pubblicazione mensile qui presentata, creata da Émile Girardin nell’autunno del 1831 sono presenti articoli di interesse politico e sociale. Il primo numero, datato ottobre 1831 fu pubblicato dalla Società Nazionale di emancipazione intellettuale, fondata in pari data da Girardin, che ne era segretario generale. I primi numeri furono stampati da Selligue poi, a partire dal 1832, da Lachevardière ed infine, sul finire del 1832 da Éverat. Nel mese di luglio 1832, il giornale veniva già stampato in 80000 copie. L’opera conteneva le principali nuove scoperte e tecnologia utilizzate in morale pubblica, legislazione, economia,agricoltura, igiene, meccanica industriale, idrostatica. Prime tre annate complete, in ottime condizioni di conservazione ed in bella legatura coeva. Read more…
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A Sua Eccellenza Comm. Carlo Prof. Matteucci Ministro della Pubblica Istruzione lettera dell’Ab. Jacopo Bernardi sulle Scuole Primarie nelle Campagne.
id: 5560 Autore: Carlo Matteucci, Prezzo: 25.00 Editore: Tip. Chiantore, Anno di pubblicazione: 1862 Luogo di pubblicazione: Pinerolo, Descrizione: In 8° (17×11,5 cm); (2), 29, (1) pp. Senza brossura ma non slegato. Nota autografa al frontespizio del noto ecclesiastico genovese studioso di Colombo che visse a lungo a Lisbona (dove resse la chiesa di Loreto), Prospero Luigi Peragallo che avverte che il volumetto era appartenuto e gli era stato donato dall’Abate Jacopo Bernardi. Lo scritto è un interessante resoconto del Ministro della Pubblica Istruzione dell’epoca, Carlo Matteucci, nel quale l’autore fa una specifica disamina sulla necessità dell’istituzione di scuole primarie nelle campagne del nuovo Regno d’Italia per favorire il processo di alfabetizzazione. Prima rara edizione in buone-ottime condizioni di conservazione. Read more…
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Sulla parte dovuta al Malpighi nello scoprimento della struttura delle glandole linfatiche su l’inviluppo venoso e la rete venosa collegante di esse.
id: 5576 Autore: Calori Luigi, Prezzo: 55.00 Editore: Tipografia Gamberini e Parmeggiani, Anno di pubblicazione: 1891 Luogo di pubblicazione: Bologna, Descrizione: In 4° grande (29,8×22 cm); 17, (3) pp. e 1 c. di tav. fuori testo a colori. Brossura editoriale (manca il dorso ma l’esemplare risulta ben rilegato). Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima rara edizione di questo studio del grande medico ed anatomista bolognese nato a San Pietro in Casale nel 1806, Luigi Calori dedicato al ruolo avuto da Marcello Malpighi nello scoprimento della struttura delle ghiandole linfatiche. Allievo di Francesco Mondini, Calori si laureò in anatomia nel 1829 all’Università di Bologna. In quegli anni di studio ebbe modo di conoscere numerosi esponenti della cultura italiana tra cui Gioacchino Rossini. Divenne in seguito dissettore capo del Laboratorio di Anatomia umana della medesima università. Insegnò, dal 1835, Anatomia pittorica presso l’Accademia di belle arti di Bologna. Infine, nel 1844, gli fu assegnata la Cattedra di Anatomia umana dell’Università di Bologna che mantenne per 52 anni, fino al giorno della sua morte nel 1896. Fu inoltre: Direttore del museo anatomico bolognese dal 1850 al 1896; Preside della facoltà medica di Bologna negli anni 1869-72 e 1882-85; Magnifico Rettore dell’Università di Bologna nel 1876-77; socio onorario e poi più volte Presidente (1863-71, 1880-81, 1884-88) dell’Accademia delle Scienze; Presidente della Società Medica Chirurgica di Bologna nel 1856 e nel 1888. La produzione scientifica di Calori ha una mole enorme. La sua attenzione si è rivolta a numerosi settori dell’anatomia in particolare all’anatomia normale, alla patologica, alla teratologia, all’anatomia comparata, avvalendosi anche dell’aiuto di Cesare Bettini. Calori ha lasciato numerosissimi, preziosi, preparati e modelli che riempiono i musei universitari di anatomia normale, patologica e comparata. Una sua raccolta di teschi (più di duemila), datati dal Medioevo all’età contemporanea, è conservata nelle teche del corridoio d’ingresso degli Istituti di Anatomia, in via Irnerio 48. Le opere qui presentate sono studi di fisiologia e anatomia umana e animale comparata che raffrontano varie parti del corpo umano ed il loro corrispondente nell’anatomia veterinaria. Rara prima edizione. Read more…
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Le Printemps d’un Proscrit, suivi de l’Enlèvement de Proserpine. Sixième édition revue et corrigée Par M. Michaud avec quatre gravures.
id: 5635 Autore: Michaud Joseph François, Prezzo: 20.00 Editore: Chez L.-G. Michaud, Anno di pubblicazione: 1811 Luogo di pubblicazione: A Paris, Descrizione: In 12° (14,5×8,5 cm); 180, (4), 181-354, (2) pp. e 4 c. di tav. Bella legatura ceova in piena pelle marmorizzata con titolo su fascetta verde e ricchissimi fregi in oro al dorso. Cornice in oro ai piatti. Filetto in oro al dorso. Tagli marmorizzati. Qualche strofinatura e lieve difetto. All’interno in ottime condizioni di conservazione. Bell’edizione illustrata da 4 fini incisioni di questo poema del noto storico e romanziere francese, Michaud Joseph François. La seconda parte dell’opera contiene “L’enlevement de Proserpine”. L’autore nacque a Albens, Savoia, e venne inizialmente educato a Bourg-en-Bresse. Nel 1791 si recò a Parigi, dove, con grande rischio per la sua sicurezza, partecipò alla fondazione di diverse riviste monarchiche. Nel 1796 divenne direttore di La Quotidienne, per il quale venne arrestato dopo il 13 Vendémiaire. Riuscito a fuggire ai suoi rapitori, venne condannato a morte in contumacia dal consiglio militare. Venne poi in seguito arrestato ed imprigionato a più riprese fino alla restaurazione. Insieme a suo fratello e a due colleghi pubblicò nel 1806 la Moderne Biographie ou Dictionnaire des hommes sont fait qui se nom en Europe, depuis 1789, la prima opera del suo genere; e nel 1811 apparve il primo volume della sua Histoire des Croisades (Storia delle Crociate), e anche il primo volume della sua Biographie universelle. Nel 1813 fu eletto Accademico, prendendo il posto vacante lasciato dalla morte di Jean François Cailhava de L’Estendoux. Nel 1814 riprese la direzione di La Quotidienne. Nel 1815 il suo opuscolo intitolato Histoire des Quinze semaines ou le dernier règne de Bonaparte ebbe uno straordinario successo, passando per ventisette edizioni in un tempo molto breve. I suoi servizi politici furono premiati con la croce di un ufficiale della Legion d’Onore e la carica di lettore del re (carica che gli venne poi tolta nel 1827 per essersi opposto a Peyronnet per la restrizione della libertà di stampa. Nel 1830-1831 viaggiò in Siria e in Egitto con lo scopo di raccogliere materiali aggiuntivi per i Histoire des Croisades; la sua corrispondenza con un collega esploratore, Jean Joseph François Poujoulat, venne in seguito pubblicata (Correspondance d’Orient, 7 voll., 1833-1835). La sua Histoire des Croisades venne pubblicata nella sua forma definitiva in sei volumi nel 1840 sotto la direzione del suo amico Poujoulat (9 ° ed. Read more…
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Walter Scott Illustré L’Antiquarie traduction par M. Ed. Scheffter Dessins de MM. Brown, C. Detti, Dunki, Godefroy Durand, Fraipont, C. Gilbert et Riou.
id: 5621 Autore: SCOTT WALTER, Prezzo: 45.00 Editore: Libraire de Firmin-Dicot et C.ie, Anno di pubblicazione: 1882 Luogo di pubblicazione: Paris, Descrizione: In 4° grande (27,5×17,7 cm); (8), 576 pp. Brossura editoriale (piatto anteriore e posteriore) conservate entro bellissima ed elegante legatura novecentesca in mezza pelle rossa con titolo, data e luogo e fregi ai tasselli impressi in oro e a secco. Dorso a 4 nervi. Piatti foderati con bella carta marmorizzata. Esemplare ancora in barbe ed in ottime condizioni di conservazione. Bell’edizione illustrata da alcuni dei più celebri illustratori francesi dell’ottocento di questo classico del grande romanziere scozzese e fra i padri del romanzo-storico, Sir Walter Scott, I Baronetto Scott (Edimburgo, 15 agosto 1771 – Abbotsford House, 21 settembre 1832). Scott cominciò la sua carriera di scrittore come traduttore di opere del romanticismo tedesco: nel 1795 tradusse la Lenore (Leonora) e la ballata Der Wilde Jaeger (Il cacciatore selvaggio) di Bürger e nel 1799 il Götz von Berlichingen di Goethe; quest’ultima opera servirà da modello a Scott per l’episodio dell’assedio di Torquilstone dell’Ivanhoe.[1] Influenzato fortemente dalla lettura della raccolta di ballate di Thomas Percy Reliques of Ancient English Poetry (Reliquie dell’Antica Poesia Inglese), ne pubblicò una: Minstrelsy of the Scottish Border. Negli stessi anni comincia a dedicarsi alla composizione di brevi poemi, sempre di argomento scozzese, che pubblica nell’arco di pochi anni: The Lay of the Last Minstrel (1805), Marmion (1808), The Lady of the Lake (1810), The Vision of Don Roderick (1811), Rokeby (1813), The Bridal of Triermain (1813), The Lord of the Isles (1815) e Harold the Dauntless (1817). Già in queste prime composizioni è facile riscontrare la presenza di quegli elementi che maggiormente caratterizzeranno le sue successive opere in prosa: l’influsso del romanzo gotico e l’interesse per la storia e le usanze tipiche del proprio paese. Nel 1804 Scott acquistò, insieme ai fratelli Ballantyne, una tipografia; grazie ai buoni risultati dell’impresa, nel 1811 comperò quella che resterà la sua dimora fino alla fine dei suoi giorni, il castello di Abbotsford. Ma il fallimento della tipografia del 1813 lo costrinse ad un incessante lavoro per poter assolvere a tutti i debiti e per poter mantenere la propria casa. Read more…
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Cenni storici di alcune pestilenze raccolti da A. Coppi.
id: 5615 Autore: Coppi Antonio, Prezzo: 55.00 Editore: Tipografia Salviucci, Anno di pubblicazione: 1832 Luogo di pubblicazione: Roma, Descrizione: In 8° (19,8×13,5 cm); (2), 83, (3) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero entro corinice xilografica, cornice che si presenta anche al piatto posteriore. Piccola mancanza al margine basso del piatto anteriore e del dorso per il resto, all’interno in buone-ottime condizioni di conservazione ed ancora in barbe. Prima non comune edizione di questo studio dedicato ad alcune pestilenze celebri scritto dal celebre presbitero, storico, archeologo ed erudito originario di Andezeno (Torino), Antonio Coppi. L’opera, risultato di attenti studi archivistici, ripercorre varie virulente epidemie di peste in ordine cronlogico a partire da quella d’Egitto ai tempi di Mosè, proseguendo per quella nel campo greco di Troia, a Roma al tempo di Romolo, ad Atene, a Roma durante l’assedio di Alarico, la peste nera testimonita da Petrarca e Boccaccio, a Bologna e a Modena nel 1362 ecc. ecc. fino al 1832. Esemplare nella sua brossura originale ed ancora in barbe. Prima edizione. Read more…
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Saulo convertito, e santificato proposto a considerarsi agli ecclesiastici, e secolari dell’unione, e adunanza eretta nell’ospedale della Consolazione di Roma, in apparecchio alla festa della sua conversione operetta riveduta e corretta dall’autore. Dedicata all’Emo, e Rmo Principe il Signor Cardinale Della Somaglia Vicario di Nostro Signore Seconda Edizione.
id: 5611 Autore: Anonimo Prezzo: 100.00 Editore: Nella Stamperia Salomoni, Anno di pubblicazione: 1797 Luogo di pubblicazione: In Roma, Descrizione: In 12° (14,7×8,7 cm); 108 pp. Senza legatura ma non slegato e per il resto in buone-ottime condizioni di conservazione. Seconda rarissima edizione, nessun esemplare censito in ICCU, ancor più rara della prima edizione del 1796 edita da Cannetti, di questa agiografia dedicata alla vita e all’opera del grande apostolo cristiano Paolo o Saulo di Tarso. L’opera, anonima, fu scritta probabilmente da un adepto o da un ecclesiastico della Chiesa di San Paolo eretta nella contrada della Regola a Roma come da introduzione. Paolo (o Saulo) di Tarso, noto come san Paolo per il culto tributatogli (Tarso, 5-10 Roma, 64-67), fu uno scrittore e teologo cristiano. È stato l’«apostolo dei Gentili», ovvero il principale (secondo gli Atti degli Apostoli non il primo) missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci e romani. Secondo i testi biblici, Paolo era un ebreo ellenizzato che godeva della cittadinanza romana. Sebbene a lui coevo, non conobbe direttamente Gesù e, come tanti connazionali, avversava la neo-istituita Chiesa cristiana, arrivando a perseguitarla direttamente. Sempre secondo la narrazione biblica Paolo si convertì al cristianesimo mentre, recandosi da Gerusalemme a Damasco per organizzare la repressione dei cristiani della città, fu improvvisamente avvolto da una luce fortissima e udì la voce del Signore che gli diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. Reso cieco da quella luce divina, Paolo vagò per tre giorni a Damasco, dove fu poi guarito dal capo della piccola comunità cristiana di quella città, Anania. L’episodio, noto come “Conversione di Paolo”, diede l’inizio all’opera di evangelizzazione di Paolo. Come gli altri primi missionari cristiani, rivolse inizialmente la sua predicazione agli Ebrei, ma in seguito si dedicò prevalentemente ai «Gentili». I territori da lui toccati nella predicazione itinerante furono in principio l’Arabia (attuale Giordania), quindi soprattutto la Grecia e l’Asia minore (attuale Turchia). Il successo di questa predicazione lo spinse a scontrarsi con alcuni cristiani di origine ebraica, che volevano imporre ai pagani convertiti l’osservanza dell’intera legge religiosa ebraica, in primis la circoncisione. Paolo si oppose fortemente a questa richiesta e, con il suo carattere energico e appassionato, ne uscì vittorioso. Fu fatto imprigionare dagli Ebrei a Gerusalemme con l’accusa di turbare l’ordine pubblico. Read more…