Libri

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  • Dissertazioni sopra le antichità italiane già composte, e pubblicate in latino dal Proposto Lodovico Antonio Muratori e da esso poscia compendiate e trasportate nell’italiana favella. Opera postuma data in luce dal Proposto Gian Francesco Muratori suo Nipote. Terza edizione accresciuta di Note, oltre le prefazioni, e Note opportune dell’Abbate Gaetano Cenni con Indice copioso. Volume I (Parte I. – II.) – II (I. – II.) – III (Parte I. – II.).

    Dissertazioni sopra le antichità italiane già composte, e pubblicate in latino dal Proposto Lodovico Antonio Muratori e da esso poscia compendiate e trasportate nell’italiana favella. Opera postuma data in luce dal Proposto Gian Francesco Muratori suo Nipote. Terza edizione accresciuta di Note, oltre le prefazioni, e Note opportune dell’Abbate Gaetano Cenni con Indice copioso. Volume I (Parte I. – II.) – II (I. – II.) – III (Parte I. – II.).

    id: 5456 Autore: Muratori Lodovico Antonio Prezzo: 350.00 Editore: A spese di Mario Nicolj, Carollaro…, Anno di pubblicazione: 1790 Luogo di pubblicazione: In Roma, Descrizione: In 8° (20,7×13 cm); 6 tomi: XXIV, 382 pp., 440 pp., XVI, 452 pp., 400 pp., XVI, 352 pp., 388 pp. Belle ligature coeve in mezza-pelle verde scuro con dorso a cinque nervi. Titolo, numero dei volumi e fregi in oro ai tasselli. Forellini di tarlo al dorso e qualche piccolo difetto e mancanze della pelle ai margini bassi e alti di due volumi mentre all’interno l’esemplare si presenta in ottime condizioni di conservazione. Antica firma di appartenenza privata al primo frontespizio che riporta la proprietà del volume a Monsignor Giuseppe Zacchia che fu Uditore della Sacra Rota e governatore di Roma intorno al 1840. Appartenente alla nobile famiglia dei Marchesi Zacchia fu un personaggio che ebbe anche un importante ruolo nella vita culturale del territorio ascolano nella prima metà del XIX° secolo. Zacchia fu anche delegato della Provincia di Campagna e Marittima, delegato di Viterbo. Zacchia fu una delle figure più influenti del vaticano nei turbolenti anni dei moti carbonari e rivoluzionari della prima metà del XIX° secolo. Nel 1826 fu inviato nel Frusinate a dirigere le operazioni di Polizia dopo che era divenuto celebre per aver respinto militarmente un assalto dei carbonari a Ripatransone. Qui riuscì a scoprire i capi settari facendoli condannare a pene detentive ed all’esilio, facendo redigere un elenco “degli individui ,che appartengono alla Setta dei Carbonari ,dei sospetti per le loro idee politiche nelle province di Marittima e Campagna Nicola. Questa terza edizione della versione curata dal nipote di Muratori oltre ad essere una delle più rare, rappresenta anche l’edizione più completa della raccolta di “Dissertazioni” del grande storico ed erudito vignolese, Ludovico Antonio Muratori. L’opera, nata negli intenti di Muratori come completamento agli Annali d’Italia, fu pubblicata per la prima volta in latino nel 1738 (la prima edizione italiana risale invece al 1751). Dopo il 1738 il Muratori si diede a tradurla e ad ampliarla, ma morì il 27 gennaio 1750 prima di completare il suo lavoro, sicché Pietro Gherardi s’incaricò di tradurre le ultime due delle 65 dissertazioni e il nipote Gio. Read more…

  • QUARANTA SONETTI ROMANESCHI

    QUARANTA SONETTI ROMANESCHI

    id: 3417 Autore: TRILUSSA Prezzo: 50.00 Editore: ENRICO VOGHERA Anno di pubblicazione: 1895 Luogo di pubblicazione: ROMA Descrizione: 17×10 cm; 55, (1) pp. Brossura con illustrazione al piatto anteriore, qualche strappetto ai margini esterni e piccole mancanze al dorso). Esemplare a quaderni lenti. La scritta con lo stampatore, il luogo e la data di stampa sono ricalcate anticamente a mano. Varie bellissime tavole a piena pagina incise nel volume. Libro di sonetti, in dialetto, del noto autore romano che contiene alcune delle sue più celebri composizioni come “L’Imbroj de la padrona”, “La serva ar telefeno”; “La tintura”, “Le corrispondenze amorose”, “La Decarcomania”, L’Ecrisse”, “L’Assasino Pratico”, “Ar Pincio”, “La strega”, “In Pizzo ar Tetto”, “Er Gatto de Lisetta”, “la donna barbuta”, “Il museo Meccanico”, “La donna gigante” ed altri. In discrete condizioni di conservazione. Non comune prima edizione completa della brossura editoriale illustrata. Read more…

  • V. ordines architecturae Jacobi Barozzi de Vignola

    V. ordines architecturae Jacobi Barozzi de Vignola

    id: 5422 Autore: Barozzi Jacopo da Vignola Prezzo: 650.00 Editore: ap Remondini, s. data (ma tra il 1680 ed il Anno di pubblicazione: 1680 Luogo di pubblicazione: Venetiis, Descrizione: In 4° (21,7×16,2 cm); (1), XXXXXI cc. Legatura coeva in cartoncino molle foderata con carta marmorizzata rossa di fine ottocento. Timbretto ottocentesco di antica proprietà privata al margine alto del frontespizio. Secondo timbretto di antica proprietà (nobiliare) privata al recto del piatto anteriore. Qualche lieve traccia di sporco alla prima carta e una minima brunitura al margine bianco basso dello stesso, ininfluenti e per il resto esemplare in ottime condizioni di conservazione stampato su carta forte di ottima qualità. Signatures: A-E? F . Rarissima edizione remondiniana, nessuna copia censita in ICCU, di questo classico di storia dell’architettura. Due copie censite in biblioteche estere. La filigrana presenta la R remondiniana. Difficle la datazione precisa dell’edizione per le numerose edizioni dei “Cinque Ordini” che fecero i Remondini anche se i pochi esemplari conosciuti sono datati ipoteticamente tra il 1680 ed il 1730. Questa però è l’edizione remondiniana con il maggio numero di tavole numerate in numeri romani (da I a XXXXXI). Jacopo Barozzi da Vignola, detto comunemente Il Vignola (Vignola, 1º ottobre 1507 – Roma, 7 luglio 1573), è stato un architetto, teorico dell’architettura e trattatista italiano. Fu uno degli esponenti più importanti del Manierismo, in un’epoca di importanti cambiamenti di cui fu protagonista e artefice. Il suo primato nella cultura architettonica è dovuto sia alla realizzazione di edifici di grande eleganza, sia all’opera di trattatista soprattutto per aver definito con estrema chiarezza il concetto di Ordine architettonico nella sua celebre Regola delli Cinque Ordini d’Architettura, uno dei trattati architettonici più influente e diffuso di tutti i tempi. Formatosi a Bologna come pittore e prospettico, le sue prime commesse furono bozzetti per tarsie lignee. L’arte del disegno lo portò ben presto ad interessarsi all’architettura, attività nella quale fu influenzato dal trattato di Sebastiano Serlio e dalla tradizione rinascimentale.La sua formazione si completò a Roma negli anni trenta del Cinquecento, durante un soggiorno di qualche anno in cui fu attivo come pittore ed ebbe modo di studiare i monumenti antichi, misurandoli e disegnandoli, per Marcello Cervini, Alessandro Manzuoli e Bernardino Maffei, in quello che si proponeva come un lavoro preparatorio nell’ambito degli studi vitruviani perseguiti dall’Accademia della Virtù, di cui egli faceva parte. Read more…

  • CANDIDO LOPEZ, immagini della guerra del Paraguay con un testo di Augusto Roa Bastos, introduzione critica di Marta Dujovne, testi annessi di Antonio Candido e Raquel de Queiroz.

    CANDIDO LOPEZ, immagini della guerra del Paraguay con un testo di Augusto Roa Bastos, introduzione critica di Marta Dujovne, testi annessi di Antonio Candido e Raquel de Queiroz.

    id: 2009 Autore: BASTOS AUGUSTO ROA Prezzo: 100.00 Editore: FRANCO MARIA RICCI Anno di pubblicazione: 1976 Luogo di pubblicazione: PARMA Descrizione: In 4° grande. 173, (3) pp. Prima edizione in tremila esemplari numerati, la nostra copia è la 735. Legatura editoriale in piena seta nera Orient con impressioni in oro al piatto e ai dorsi. Al piatto anteriore applicata anche tavola con immagine a colori. Il volume è contenuto all’interno del suo elegante cofanetto editoriale. Questa edizione fu impressa a Milano con caratteri Bodoniani su carta a mano azzurra vergata fabbricata appositamente dalle cartiere Milani di Fabriano. Numerose tavole a colori applicate a mano all’interno del volume. Diciottesimo volume della serie “I segni dell’Uomo”. L’opera riproduce i celebri quadri dipinti da Candido Lopez durante la sua esperienza come volontario nella guerra per l’indipendenza del Paraguay di metà ottocento che vide questo paese sconfitto e Lopez perdere la sua mano destra. Prima edizione in ottime condizioni di conservazione. Read more…

  • La medicina statica di Santorio De’ Santorj da Capo d’Istria . Divisa in sette sezioni: co’ comentarj di Martin Lister medico inglese, e i canoni della medicina de’ solidi di Giorgio Baglivi professore di medicina nello studio di Roma. Aggiuntivi gli aforismi d’Ippocrate, e i suoi presagj: nelle due lingue, latina ed italiana con molte altre cose che saranno notate nella pagina seguente. Idea, e fatica dell’abate Chiari da Pisa.

    La medicina statica di Santorio De’ Santorj da Capo d’Istria . Divisa in sette sezioni: co’ comentarj di Martin Lister medico inglese, e i canoni della medicina de’ solidi di Giorgio Baglivi professore di medicina nello studio di Roma. Aggiuntivi gli aforismi d’Ippocrate, e i suoi presagj: nelle due lingue, latina ed italiana con molte altre cose che saranno notate nella pagina seguente. Idea, e fatica dell’abate Chiari da Pisa.

    id: 5452 Autore: SANTORIO Santorio, Prezzo: 240.00 Editore: Appresso Domenico Occhi, Anno di pubblicazione: 1749 Luogo di pubblicazione: In Venezia, Descrizione: In 12° (14,5×7,5 cm); XLVIII, 622 (i. e. 624) pp., in numerazione un’antiporta incisa con immagine della “Bilancia di Santorio”. Legatura degli inizi dell’ottocento in mezza-pelle con titolo in oro su fascetta verde al dorso. Piatti foderati con carta coeva color caffè. Qualche strofinatura ed abrasione. All’interno in buone-ottime condizioni di conservazione. Non comune edizione veneziana stampata da Occhi dell’opera del celebre medico e fisiologo originario di Capodistria (l’attuale Koper), Santorio Santorio con le aggiunte di scritti di Lister, Baglivi e degli aforismi di Ippocrate il tutto organizzati secondo l’idea dell’abate Chiari. Noto anche come Sanctorius o Santorio Santorii o Sanctorius da Padova o Santorre Santario. Studiò all’Università di Padova dove si laureò in medicina nel 1582. Dopo la laurea esercitò in Croazia e alla corte di Massimiliano re di Polonia. Tornato nella Repubblica Veneta nel 1599, si stabilì a Venezia dove esercitò la medicina pratica con grande consenso e successo e dove fece amicizia con Sarpi, Sagredo e Galileo. Il suo adattamento del pendolo alla pratica medica fu probabilmente ispirato dalle discussioni con Galileo sugli esperimenti di quest’ultimo con i pendoli del 1602; lo strumento fu descritto in un libro pubblicato da Santorio alla fine di quell’anno o agli inizi del 1603. Nel 1611 divenne professore di medicina teorica all’Università di Padova. In quella città pubblicò descrizioni di congegni termometrici che probabilmente avevano tratto ispirazione dal termoscopio di Galileo. Nel 1624 rinunciò alla cattedra per dedicarsi alla pratica privata.Fu un pioniere nell’impiego delle misurazioni fisiche in medicina; il suo dispositivo più famoso fu una grande bilancia usata per studiare le trasformazioni metaboliche in soggetti sperimentali tra i quali vi fu Galileo. Fu seguace del metodo sperimentale di cui comprese l’importanza e la necessità anche per le discipline biologiche. Considerato il fondatore della iatromeccanica, fu autore di importanti studi sul metabolismo e sulla termoregolazione umana dimostrando l’esistenza della perspiratio insensibilis ed introducendo in medicina l’uso del termometro clinico che ideò. Santorio inventò altri strumenti come il pulsilogio o pulsametro capace di tradurre in numero l’apprezzamento individuale della frequenza del battito cardiaco ed altri congegni atti a determinare con esattezza matematica i parametri vitali umani. Edizione non comune ed in buone condizioni di conservazione. Read more…

  • Historire d’un Paquebot: 100 dessin d’aprés nature.

    Historire d’un Paquebot: 100 dessin d’aprés nature.

    id: 4054 Autore: TILLIER Louis – BONNETAIN Paul Prezzo: 90.00 Editore: MAISON QUANTIN s. data ma (1887) Anno di pubblicazione: 1887 Luogo di pubblicazione: PARIS Descrizione: In-4°, (6), 302 pp., ampiamente ill. nel testo. Bella legatura coeva in tutta pelle rosse con titolo, filetti, fregi e nome dell’antico collezzionista (un Marchese) impressi in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva (qualche lieve strofinatura ai piatti e al dorso). Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima non comune edizione di questo racconto dedicato ad un celebre transatlantico (Paquebot). TILLIER LOUIS era una marinaio mentre BONNETAIN PAUL fu un celebre giornalista, scrittore e giornalita francese che si conobbero a bordo del celebre transatlantico “Portugal” e decidino di scrivre un resoconto del loro viaggio e della storia della nave sulla quale viaggiarono. L’opera li porta a tratteggiare la struttura della nave (presente anche una bella planimetria a piena pagina), a ricostruire la vita a bordo e a descrivre diversi luoghi esotici e non come Algeri, Malacca, Suez, Saigon, Marsiglia ecc. Prima edizione in buone-ottime condizioni di conservazione ed in bella legatura. VICAIRE VII, 842. Read more…

  • Disputationes ad morborum historiam et curationem facientes. Quas collegit, edidit et recensuit Albertus Hallerus. Tomus primus [-septimus]. 7 tomi completo.

    Disputationes ad morborum historiam et curationem facientes. Quas collegit, edidit et recensuit Albertus Hallerus. Tomus primus [-septimus]. 7 tomi completo.

    id: 5420 Autore: HALLER, Albrecht (von) Prezzo: 700.00 Editore: Sumptibus Bousquet & Socior. e d’Arnay, 1757 – 1760 Anno di pubblicazione: 1757 Luogo di pubblicazione: Lausannae, Descrizione: In 4° grande; 7 tomi: (2 b.), (4), 639, (1) pp., (2), 704, (2 b.) pp., (2), 652, (2 b.) pp., (2), 814, (2 b.) pp., ( 2), 784, (2 b.) pp., (2), 848, (2b.) pp. (2) 878, (2 b.) pp. Nei volumi si trovano 34 belle tavole fuori testo finemente incise e numerate (una non numerata). Completo come da bibliografie. Alla fine di ogni volume una mano settecentesca ha chiosato in chiara grafia la collocazione delle tavole. Frontespizi in rosso e nero che presentano ognuno una bella incisione, sei presentano il ritratto di Haller, nel volume settimo invece la marca tipografica di d’Arnay che stampò solo questo ultimo volume. Belle legature della prima metà del XX° secolo in mezza pelle verde con titolo e filetti in oro al dorso. Piatti foderati con carta a motivi floreali blue ed amaranto. Esemplare ad ampi margini ed uno dei pochissimi ancora in barbe. Come tipico di tutti gli esemplari poche pagine lievemente ed uniformemente brunite in modo ininfluente per la qualità della carta utilizzata e nel complesso esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questo importantissimo testo per la storia della medicina opera del grande medico e poeta svizzero Albrecht von Haller (Berna, 16 ottobre 1708 – Berna, 12 dicembre 1777). Figlio di Niklaus Emanuel e di Anna Maria Engel, dopo gli studi secondari nella Hohe Schule di Berna, dal 1723 studiò medicina a Tubinga e dal 1725 a Leida laureandosi nel 1727. Nel 1728 insieme con Johannes Gessner, viaggia attraverso i paesi alpini, acquisendo un’esperienza importante tanto per i suoi interessi botanici che letterari. L’anno dopo, a Basilea, segue i corsi di matematica tenuti da Johann Bernoulli; medico a Berna dal 1729, nel 1735 istituì un theatrum anatomicum per il perfezionamento professionale dei medici. Aveva pubblicato nel 1732 la raccolta di poesie Versuch Schweizerischer Gedichten; nella sua opera poetica esalta la montagna e la vita dei suoi abitanti, che contrappone ai corrotti costumi delle città e vede nella natura la presenza divina, criticando – come Beat Ludwig von Muralt – l’influenza francese nella poesia. Read more…

  • LA PROMESSA GIURATA. DRAMMA DI VITA ALBANESE

    LA PROMESSA GIURATA. DRAMMA DI VITA ALBANESE

    id: 3401 Autore: FRASHERI SAMI Prezzo: 29.00 Editore: ZANOCCO STAMPATORE Anno di pubblicazione: 1948 Luogo di pubblicazione: PADOVA Descrizione: 19×12 cm; 157, (3) pp. Brossura editoriale con titolo in rosso e nero al piatto anteriore e al droso. Minimi strappetti alla copertina. Sul foglio di sguardia è presente una antica firma di appartenenza. Traduzione ed introduzione di Felice Castagnaro. Stato di conservazione buono per questo dramma in sei atti in cui l’autore (nato a Frasher in Albania e morto a Istanbul in Turchia) vuole rappresentare la vita ed i costumi della sua patria. Prima rara edizione. Read more…

  • Gl’Italiani o sia Relazione degli usi costumi d’Italia di Giuseppe Baretti tradotta dall’inglese con note del traduttore

    Gl’Italiani o sia Relazione degli usi costumi d’Italia di Giuseppe Baretti tradotta dall’inglese con note del traduttore

    id: 5459 Autore: Baretti Giuseppe, Prezzo: 70.00 Editore: Per Giovanni Pirotta, Anno di pubblicazione: 1818 Luogo di pubblicazione: Milano, Descrizione: In 8° (22,5×13,5 cm); XIV, 288 pp. Legatura coeva in mezza-pelle chiara con titolo impresso in oro al dorso. Piatti foderati con carta maculata coeva. L’opera, a se stente, uscì come tomo sesto delle Opere del Baretti. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Giuseppe Marco Antonio Baretti, noto comunemente come Giuseppe Baretti (Torino, 24 aprile 1719 – Londra, 5 maggio 1789), è stato un critico letterario, traduttore, poeta, scrittore, drammaturgo e linguista italiano. L’opera è una dotta ed interessante descrizione di usi e costumi di numerosi paesi italiani. Contiene un captolo dedicato al gioco del calcio. A sedici anni lavora come impiegato in un’azienda commerciale. La sua carriera letteraria comincia con la traduzione delle opere di Pierre Corneille. Poi viaggia a lungo, prima a Londra (ove è poeta dell’Opera Italiana e compone due intermezzi: il Don Chisciotte in Venezia e La Filippa trionfante) e dopo in Portogallo, Francia e Spagna. Di questo peregrinare scrive ampi e vivaci resoconti, in forma di lettere ai tre fratelli. Fra i primi lavori di Baretti è da citare The Italian Library (1757), un catalogo delle biografie e delle opere di diversi autori italiani. In quest’opera compare per la prima volta la citazione della frase “E pur si muove” attribuita a Galileo ma non registrata in alcun documento precedente. Tornato in Italia, avvia nel 1763 la pubblicazione, con lo pseudonimo “Aristarco Scannabue”, della rivista Frusta letteraria, destinata ad essere proibita dal governo veneziano dopo appena due anni, per i roventi attacchi a Padre Appiano Buonafede. Ritornato a Londra, vi rimase sino alla morte. Nella capitale inglese ottenne un impiego come segretario della Royal Academy of Arts, stringendo amicizia con personalità come Samuel Johnson, Sir Joshua Reynolds, Oliver Goldsmith, Edmund Burke e David Garrick. Fu anche frequentatore del salotto di Hester Thrale e il suo nome ricorre frequentemente nei diari di James Boswell. Nel 1769 Baretti fu processato per omicidio, avendo accidentalmente colpito a morte con uno stiletto un malvivente che lo aveva assalito per strada. Johnson, Reynolds e altre importanti personalità resero testimonianza in suo favore e il processo si concluse con l’assoluzione in formula piena. Morì a Londra il 5 maggio 1789. Read more…

  • Pensieri del tramonto: prose. [unito a:] Il giardino d’Italia: scene, costumi, impressioni, paesaggi e rimembranze durante un viaggio nelle Provincie del Regno. Parte Prima: le Puglie. [unito a:] La Toscana, l’Umbria e la Magna Grecia: impressioni.

    Pensieri del tramonto: prose. [unito a:] Il giardino d’Italia: scene, costumi, impressioni, paesaggi e rimembranze durante un viaggio nelle Provincie del Regno. Parte Prima: le Puglie. [unito a:] La Toscana, l’Umbria e la Magna Grecia: impressioni.

    id: 5437 Autore: Malpica Cesare Prezzo: 400.00 Editore: Salvator Rosa, Andrea Festa, 1839, 1941, 1846 Anno di pubblicazione: 1839 Luogo di pubblicazione: Napoli, Descrizione: In 8° (20,5×13 cm); tre opere in un volume: antip. con ritratto, 324 pp., 199, (1) pp., 382, (2) pp. Bella legatura coeva in mezza pelle scura con titolo e fregi in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva blue (strofinature). Qualche macchiolina e brunitura dovuta alla qualità della carta nella prime e nell’ultima opera, ininfluenti e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Ex-libris di antica proprietà privata applicato alla carta bianca di sguardia che identifica l’opera come appartenuta al celebre medico e storico ravennate “Gasparo Martinetti Cardoni”. Tre prime edizioni complete (la Toscana venne pubblicata come seconda parte del viaggio in Puglia), del grande scrittore, giornalista, poeta originario di Capua, Cesare Malpica considerato come l’esponente più rappresentativo del romanticismo napoletano anche se antipuristico, francesizzante e byroniano. Coinvolto in giovane età nei preparativi dell’insurrezione fissata dalla setta dei filadelfi per il 10 giugno 1828, il M. fu arrestato a Salerno, insieme con altri cospiratori, il 21 maggio. Alla fine del processo venne poi rilasciato probabilmente come ringraziamento per aver collaborato con le autorità borboniche. Da quel momento in poi abbandonò le istanze rivoluzionarie pubblicando articoli sui più svariati argomenti ma anche alcuni filo-borbonici. La prima opera contiene vari saggi letterari, di critica teatrale (capitoli dedicati a Foscolo, Byron, Hugo, Tasso ecc. ecc.) e storica, impressioni di viaggio e descrizioni di luoghi in genere campani. I tre volumi raccolgono le impressioni di viaggio di Malpica attraverso l’Italia con descrizioni di luoghi, paesi villaggi, osterie, alberghi, tradizioni e costumi campani, pugliesi, toscani, calabresi e umbri con particolari descrizioni di Salerno, Vomeri, S. Martino, Napoli, Castel Capuano, Aversa, Ponte a Selice, Posillipo, Volturno, Caserta, Poggio Reale, Monteforte, Avellino, Grotta Minarda, Ariano, Camporeale, Foggia, Lucera, Cerignola, Ofanto, Canosa, Andria, Biscieglie, Molfetta, Bari, Montrone, Civitavecchia, Livorno, Pisa, Pontedera, Empoli, Firenze, Figline, Arezzo, Camuscia, Cortona, Trasimeno, Tarantola, monte Gualandro, Passignano, Magiona, Perugia, Assisu, Spello, Foligno, Spoleto, Terni, Narni, Otricoli, Borghetto, Civita Castellana, Maratea, S. Lucido, Cosenza, Castrovillari, S. Maria del Castello, Cassano dal Monte S. Marco, Corigliano, Rossano, Cariati, Cotrone, Catanzaro, Tiriolo. La prima e la seconda opera sono assai rare. Tutte e tre i volumi sono apprezzati per le descrizioni di paesi e villaggi spesso fuori dai percorsi del grande turismo ottocentesco. Read more…