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Autore: Polibio (Polybius)
Prezzo: 280.00
Editore: Pel Desiderj a S. Antonio de’ Portoghesi,
Anno di pubblicazione: 1792
Luogo di pubblicazione: In Roma,
Descrizione: In 4° (24,6×17,3 cm);due tomi: VII, (1), 304 pp. e (4), 344 pp. Bellissime legature coeve in piena pergamena rigida con titolo, numero del volume e fregi impressi in oro al dorso. Tagli riccamente spruzzati. Fregio xilografico al frontespizio. Testatine e iniziali xilografiche. Quattro piccolissimi ed ininfluenti forellini di tarlo ad un dorso e nel complesso esemplare in ottime condizioni di conservazione. Assai rara edizione, quattro volumi censiti in ICCU, stampata a Roma dal noto stampatore romano, Giovanni Desideri la cui attività si protrasse dal 1784 al 1803 quando probabilmente incorse nel provvedimento napoleonico di chiusura di un certo numero di stamperie romane che secondo i precetti napoleonici dovevano ridursi a 11. Polibio (gr.: ????????; Megalopoli, 206 a.C. circa – Grecia, 124 a.C.) fu lo storico greco antico del mondo mediterraneo. Studiò in modo particolare il sorgere della potenza della Repubblica Romana che attribuì all’onestà dei romani ed all’eccellenza delle loro istituzioni civiche e militari. Storie, la sua opera di ricerca storica, è estremamente importante per il suo resoconto della Seconda guerra punica e della Terza guerra punica fra Roma e Cartagine. L’opera di Polibio cercava di fornire una storia universale (la sua Pragmateia) del periodo fra il 220 a.C. e il 146 a.C. con un prologo concernente la storia romana a partire dal 264 a.C. Dei quaranta libri in cui, sappiamo, si divideva l’opera, solo i primi cinque (che coprono il periodo fino al 216 a.C.) ci sono giunti completi. Per il resto ci sono pervenuti solo lunghi frammenti ed epitomi. I due libri dell’introduzione raccontano gli eventi nel Mediterraneo a partire dal Sacco di Roma da parte del Galli di Brenno (390 a.C. ) fino alla Prima guerra punica, focalizzandosi sulla crescita dell’egemonia romana. Nei libri I (I, 1, 5-6) e III (III, 1-3) esprime dichiaratamente l’intenzione di esaminare come e perché Roma, nel breve volgere di nemmeno 53 anni divenne l’incontrastata dominatrice dell’ecumene, dell’intero mondo abitato. L’affermazione è un po’ esagerata ma in effetti Roma, potenza esclusivamente peninsulare italiana, in mezzo secolo eliminò Cartagine acquisendo la costa africana dall’Egitto all’Algeria, assoggettò la Spagna, la Provenza, l’Illiria, la Grecia, la Macedonia, l’Asia (Turchia e Siria). Polibio non tiene conto dei secoli di “preparazione” necessari. E dobbiamo ricordare che era greco e che per “mondo” intendeva il Mediterraneo “greco”. Tutto il resto era barbarie. Anche se, in quanto amico degli Scipioni, non del tutto imparziale e piuttosto ammirativo delle capacità dei romani, Polibio non era romano e i suoi scritti erano intesi per lettori greci. Tito Livio lo utilizzò come fonte anche perché, a sua volta, Polibio poteva attingere a ottime fonti: almeno una delle più influenti e politicamente impegnate famiglie dell’aristocrazia romana. Anche in qualità di ostaggio, rimaneva membro della classe al governo con opportunità di accedere a informazioni di prima mano e di vedere nel profondo degli affari politici e militari. In una classica storia del comportamento umano, Polibio ne coglie tutte le essenze: nazionalismo, razzismo, doppiezze politiche, orrende battaglie, brutalità assieme a lealtà, valore, intelligenza, ragione e risorse. Con il suo occhio per i dettagli ed il suo stile criticamente ragionato, Polibio ci dà una visione unificata di Storia piuttosto che una cronologia. Rara edizione in ottime condizioni di conservazione.
Soggetto: STORIA ROMANA ANTICA STAMPATORI ROMA POLIBIO