COMPENDIO DELLA VITA DI SANTA VERONICA GIULIANI CAPPUCCINA ED IN FINE UN TRIDUO IN PREPARAZIONE DELLA DI LEI FESTA

COMPENDIO DELLA VITA DI SANTA VERONICA GIULIANI CAPPUCCINA ED IN FINE UN TRIDUO IN PREPARAZIONE DELLA DI LEI FESTA

id: 3821
Autore: ANONIMO (ma probabilmente Lorenzo da Brisighella)
Prezzo: 50.00
Editore: PER MONTANARI E MARABINI, s. d. (ma 1839)
Anno di pubblicazione: 1839
Luogo di pubblicazione: FAENZA,
Descrizione: In 8° (19,5×12,5 cm); 86, (2) pp. e una bella c. di tav. fuori testo con la riproduzione degli oggetti visti dalla santa in una celebre visione. Bella brossura editoriale coeva in cartoncino grigio con titolo impresso in nero al piatto anteriore e un’anfora al piatto posteriore. Ai piatti presente una ricca cornice xilografica (qualche piccola macchiolina e traccia di sporco e una piccolissima mancanza al margine basso del dorso). All’interno in buono stato di conservazione. PRIMA EDIZIONE assai rara, nessun esemplare censito in ICCU, di questa agiografia della celebre santa originaria di Mercatello di Urbino. Veronica Giuliani, al secolo Orsola (Mercatello sul Metauro, 1660 – Città di Castello, 9 luglio 1727), fu una religiosa italiana vissuta fra il XVII ed il XVIII secolo; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica. Faceva parte dell’ordine delle Clarisse Cappuccine e nel 1716 diventò badessa del monastero di Città di Castello. Scrisse un vastissimo diario, Il Tesoro Nascosto, pubblicato postumo (l’edizione più nota è quella a cura di Pietro Pizzicaria del 1895), nel quale racconta la propria esperienza mistica. Veronica Giuliani è considerata fra le più importanti contemplative-penitenti che il mondo occidentale abbia avuto. Tutta la sua vita interiore è – in continuità con la spiritualità francescana rappresentata oltre che da San Francesco d’Assisi. La sua vita esteriore fu caratterizzati da svariati fenomeni sovrannaturali o, almeno, considerati tali dalla mentalità del tempo. La Chiesa cattolica la riconosce come autenticamente portatrice delle stigmate dal 5 aprile 1697 sino alla morte. In un suo disegno rappresentò alcuni oggetti – simboli della passione di Cristo – che, secondo lei, avrebbe avuto all’interno del corpo, indicando con precisione dove fossero. Alla sua morte il vescovo di Città di Castello, Alessandro Codebò, chiese ai medici Giovanni Francesco Bordiga e Giovanni Francesco Gentili di controllare il cadavere e durante l’autopsia si osservò il cuore «trafitto da parte a parte» e sulle pareti dei ventricoli sarebbero stati rinvenuti i segni da lei tratteggiati nel disegno. L’autore sembra essere padre Lorenzo da Brisighella che fu anche lettore di Teologia a Bologna oltre che guardiano dei cappuccini di Faenza. Una macchietta, probabilmente una leggera bruciatura al frontespizio e per il resto all’interno in buone condizioni di conservazione. RARISSIMO.
Soggetto: AGIOGRAFIE SANTE VERONICA GIULIANI MIRACOLI